Il 30 giugno , la Commissione europea ha presentato una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE, nella quale, da un lato, ha messo in evidenza gli aspetti problematici e preoccupanti che tali aree devono fronteggiare, (in particolare, le sfide poste dalla globalizzazione, l’urbanizzazione, l’invecchiamento della popolazione, la carenza di opportunità di lavoro diversificate) dall’altro, ha indicato alcune delle più promettenti opportunità a disposizione di esse, a partire dai vantaggi della transizione verde e digitale dell’Unione europea.
La visione al 2040 per le zone rurali dell’Unione mira, quindi, ad affrontare i problemi e le preoccupazioni evidenziate, individuare i mezzi per migliorare la qualità della vita nelle zone rurali, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato e stimolare la crescita economica con l’obiettivo finale di rendere queste zone più forti, connesse, resilienti e prospere.
QUATTRO SETTORI DI INTERVENTO
Nella visione a lungo termine vengono individuati quattro settori di intervento, sostenuti da alcune iniziative faro, per rendere le zone rurali:
- più forti: sensibilizzando le comunità rurali tramite la partecipazione attiva, migliorando l’accesso ai servizi e facilitando l’innovazione sociale;
- connesse: migliorando e aumentando la connettività, sia in termini di accesso digitale che di trasporti;
- resilienti: preservando le risorse ambientali e rendendo più ecologiche le attività agricole per contrastare i cambiamenti climatici, garantendo al contempo la resilienza sociale grazie all’accesso a corsi di formazione e opportunità di lavoro diversificate;
- prospere: diversificando le attività economiche e migliorando la sostenibilità delle attività agricole, agroalimentari e dell’agriturismo.
Nella comunicazione della Commissione Europea viene proposto anche un Patto rurale e un Piano d’azione rurale per la realizzazione di questi obiettivi.
IL PATTO RURALE
Un nuovo patto rurale riunirà più soggetti a livello europeo, nazionale, regionale e locale per sostenere gli obiettivi comuni della visione sul futuro delle zone rurali, migliorare la coesione economica, sociale e territoriale e rispondere alle aspirazioni condivise delle comunità rurali.
La Commissione fungerà da facilitatore, affinché il patto abbia successo. Nella sostanza contribuirà a questo quadro attraverso le reti esistenti, incoraggiando lo scambio di idee e migliori pratiche a tutti i livelli.
IL PIANO D'AZIONE RUALE DELL'UE
Il piano d’azione per promuovere uno sviluppo rurale sostenibile, coeso e integrato mira a rafforzare il sostegno che diverse politiche dell’Unione possono fornire alle zone rurali, contribuendo ad uno sviluppo equilibrato, equo, verde e innovativo.
La PAC e la politica di coesione saranno fondamentali per rendere effettivo il piano d’azione, coadiuvate da una serie di altri settori strategici dell’Unione che permetteranno di attuare praticamente la visione a lungo termine.
La Commissione provvederà a sostenere e controllare l’effettiva attuazione del Piano d’azione rurale dell’Unione, attraverso l’introduzione delle “rural proofing”, cioè delle verifiche rurali. Queste consentiranno e di rivedere le politiche dell’Unione in prospettiva rurale, concentrandosi sull’individuazione e sulla valutazione potenziale dell’impatto e delle implicazioni di una politica della Commissione sull’occupazione, sulla crescita e sullo sviluppo sostenibile in ambito rurale e consentendo l’eventuale aggiornamento del Piano.
Infine, sarà istituito, in seno alla Commissione, un osservatorio rurale (rural observatory) per migliorare la raccolta e l’analisi dei dati sulle zone rurali consentendo così di avere le informazioni necessarie per definire le politiche di sviluppo rurale e sostenere l’attuazione del Piano d’azione rurale.
PROSSIME TAPPE
L'annuncio della visione a lungo termine per le zone rurali segna il primo passo verso l'obiettivo di rendere entro il 2040 le zone rurali più forti, meglio collegate, resilienti e prospere.
Il Patto rurale e il Piano d'azione rurale dell'UE saranno gli elementi chiave per conseguire questi obiettivi.
Entro la fine del 2021 la Commissione esaminerà, di concerto con il Comitato delle regioni, le modalità per conseguire gli obiettivi della visione. Entro la metà del 2023 la Commissione farà il punto della situazione per verificare quali azioni finanziate dall'UE e dagli Stati membri siano state realizzate e programmate per le zone rurali. Una relazione pubblica, che uscirà all'inizio del 2024, individuerà i settori in cui sarà necessario intensificare il sostegno e la dotazione finanziaria, come pure le fasi successive sulla base del Piano d'azione rurale dell'UE. Le discussioni che faranno seguito alla relazione contribuiranno alla preparazione delle proposte per il periodo di programmazione 2028-2034.