Come abbiamo detto in precedenza, il controllo funzionale si limita a stabilire se una macchina irroratrice funziona correttamente, ma non viene tarata sulle esigenza della singola azienda agricola.
Per tale adempimento invece, occorre sottoporsi alla regolazione strumentale che consiste quindi in una serie di verifiche e calibrazioni per ottenere il massimo dalla macchina e ridurre i fenomeni di deriva.
Secondo la Normativa ISO 22866 che sancisce le modalità di misura della deriva in campo, con il termine deriva si intende il movimento del fitofarmaco nell'atmosfera dell’area trattata verso qualsivoglia sito non bersaglio,nel momento in cui viene operata la distribuzione.
La deriva poi si distingue in:
- endoderiva: che rappresenta quella quota di miscela che ricade a terra nelle vicinanze dell'area trattata;
- esoderiva: che costituisce quella quota di miscela che si disperde nell'aria fuori dal bersaglio.
Al fine di fornire informazioni utili per la corretta regolazione della macchina irroratrice, limitatamente agli atomizzatori, di seguito si tratteranno in ordine (come presentate nella precedente circolare) le diverse fasi della regolazione.
PORTATA DEL VENTILATORE E VELOCITÀ DI AVANZAMENTO
La portata del ventilatore, nel caso di impiego di macchine ad aeroconvezione a polverizzazione per pressione, è un parametro sul quale è possibile intervenire senza modificare gli altri parametri della polverizzazione.
Adeguare la portata a:
- velocità di avanzamento dell’irroratrice
- caratteristiche architettoniche della vegetazione da trattare
- indirizzare il flusso sulla vegetazione agendo sui deflettori
Fabbisogno di aria per un vigneto
- prime fasi vegetative 3000 –6000 m3/h
- piena vegetazione 7000 –12000 m3/h
Fabbisogno di aria per un frutteto
- scarsa superficie fogliare (fino a 4000 m2/ha) < i 20.000 m3/h
- superficie fogliare più elevata (>4000 m2/ha) fino a 25 –30.000 m3/h
Come calcolare il volume teorico

- v = velocità di avanzamento (km/h)
- i = interfila(m)
- h = altezza piante (m)
- K è un coefficiente che varia da 3,0 a 3,5 (vegetazione poco densa) e tra 2,5 e 3,0 (vegetazione molto sviluppata)
La velocità è fondamentale per l’uniformità di distribuzione e per la penetrazione nella parete vegetale. Se la velocità di avanzamento è eccessiva o troppo bassa non si ottiene una buona penetrazione dell’aria.
La verifica di tale parametro va eseguita in campo con lo stesso trattore impiegato per il trattamento con la seguente formula

- d = distanza tra la palina di partenza e quella di arrivo
- t1 = arrestare il cronometro quando il riferimento prescelto si trova in corrispondenza della seconda palina e annotare il tempo di percorrenza in secondi.
- t2 = ripetere il percorso in senso inverso, ma non sulla medesima traccia e annotare il tempo di percorrenza

VOLUME DI DISTRIBUZIONE
La scelta dei volumi di distribuzione deve tener conto di
- tipo di coltura
- sesto d’impianto, forma di allevamento, altezza e spessore della vegetazione, fase fenologica
- tipo di bersaglio oggetto del trattamento (tronco, foglia o frutto, fungo o insetto, ecc.)
- tipo di prodotto fitosanitario
- condizioni ambientali

PORTATA E PRESSIONE UGELLI
La portata è in sostanza la quantità di liquido, in genere misurata in l/minuto, che passa attraverso l’orifizio nell'unità di tempo e che dipende essenzialmente dalle dimensioni dello stesso.
La pressione di esercizio invece è un parametro importante solo per gli ugelli a polverizzazione per pressione, per i quali determina, principalmente, il livello di polverizzazione ottenuto e anche la portata e, quindi, il volume erogato.
Un aumento di pressione di esercizio provoca essenzialmente un aumento della velocità di uscita del liquido con conseguente aumento della portata e riduzione della dimensione delle gocce.

La variazione di portata è proporzionale alla variazione della pressione in modo non lineare: per raddoppiare la portata occorre quadruplicare la pressione.


VOLUME DI DISTRIBUZIONE
Attraverso la conoscenza di una serie di parametri vegetativi e
geometrici delle piante da trattare è possibile ricavare il volume di distribuzione ottimale utilizzando due metodologie di calcolo che si basano rispettivamente: sul volume della vegetazione (TRV o Tree Row Volume), l’altezza della vegetazione (FWA o Fruit Wall Area).

[TRV (m3/ha) x dose (l/m3)] / 1000 = l/ha
Con il metodo FWA invece il volume viene commisurato all'altezza della parete da trattare, quindi in pratica, tiene conto della superficie della parete. Va bene infatti per spalliere di forma regolare.

DIAGRAMMA DI DISTRIBUZIONE
Attraverso il rilievo del diagramma di distribuzione verticale sforniscono all'agricoltore informazioni in merito alla corrispondenza tra ampiezza del getto irrorato e altezza e dimensioni della vegetazione da trattare.
