Il 21 luglio 2021 l’ICQRF ha emanato una nota di chiarimento in merito alla tenuta del registro telematico degli oli, con riferimento all’indicazione delle varietà di olive destinate alla produzione dell’olio ed in particolare sul tracciamento della varietà ai fini della commercializzazione ed etichettatura del prodotto.
L'ICQRF ricorda che la “varietà” utilizzata deve essere sempre comprovata sulla base di elementi oggettivi e di documenti giustificativi, onde evitare ogni rischio di abuso a danno dei consumatori e distorsioni della concorrenza nel mercato delle olive e degli oli extra vergini.
Pertanto:
- il «fascicolo aziendale» degli olivicoltori deve riportare l’indicazione della/e “varietà” delle olive che si rivendica nella documentazione commerciale/etichetta;
- la documentazione commerciale delle olive e dell’olio extra vergine di oliva deve riportare l’indicazione della “varietà” utilizzata;
- le partite di olive e di olio per le quali si rivendica la “varietà” devono essere tenute separatamente da quelle per le quali la varietà non viene rivendicata;
- l’indicazione della “varietà” deve essere riportata in maniera chiara e leggibile sui recipienti di stoccaggio dell’olio sfuso e sul cartello identificativo delle partite di olio confezionato non ancora etichettato eventualmente detenute.
Sul SIAN, come ben sanno gli olivicoltori e i frantoiani, non esiste una casella per indicare il monovarietale, al contrario di quanto avviene per altre dizioni facoltative, come l'estratto a freddo, “pertanto, per la corretta gestione dell’indicazione in questione, si dovrà ricorrere necessariamente al campo “Note” nel quale dovrà essere riportato il/i nome/i ufficiale/i della/e varietà utilizzata/e.”
Le modalità operative per annotare tale indicazione nel registro in questione sono contenute in un manuale, che potete scaricare di seguito.
Le disposizioni contenute nel manuale saranno obbligatorie dal 1° settembre 2021, fermo restando la possibilità da parte dell’operatore di adottarle anzitempo.