Pubblicato il 12 gennaio, il Piano Strategico per la PAC versione del 31.12.2021 presentato dal Ministero delle politiche agricole alla Commissione europea
Il Piano, presentato, è composto da 1.512 pagine che mette in campo una strategia unitaria e trattano sia il 1° che del che il 2° pilastro.
I pagamenti diretti dispongono di un plafond di 3.658,5 milioni di euro, ma una parte di esso viene trasferito al 2° pilastro, in particolare:
- 2,5% per l’agricoltura biologica;
- 1% per i giovani;
- 0,16% agli interventi settoriale a favore del settore delle patate.
Il nuovo sostegno al reddito di base assorbe il 47,835% delle risorse destinate ai pagamenti diretti e prevedrà il mantenimento dei titoli (ricalcolati nel 2022). Tuttavia i titoli, nel corso del periodo 2023- 2026, subiranno un processo di convergenza, allo scopo di portare il valore dei titoli di valore più basso al 85% del valore medio nazionale dei titoli nel 2026.
Altra tipologia di pagamenti sono gli eco-schemi, questi assorbono il 25% del budget per i pagamenti diretti e vengono suddivisi in 5 categorie:
- ECO 1 - Pagamento per il benessere animale e la riduzione degli antibiotici;
- ECO 2 - Inerbimento delle colture arboree;
- ECO 3 - Salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico;
- ECO 4 - Sistemi foraggeri estensivi;
- ECO 5 - Misure specifiche per gli impollinatori.
Gli altri pagamenti diretti sono:
- il sostegno ridistributivo, che assorbe il 10% delle risorse destinate ai pagamenti diretti;
- il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori, al quale vengono destinate il 2% delle risorse dei pagamenti diretti;
- il sostegno accoppiato al reddito, che assorbe il 15% delle risorse dei pagamenti diretti.
Il 3% dei pagamenti diretti saranno destinati al fondo mutualistico nazionale pubblico per la gestione del rischio.
Il Piano, sempre all’interno del 1° pilastro, prevedono gli interventi settoriali nei settori dell’ortofrutta, vino, olio di oliva, apicoltura e, novità già anticipata prima, anche per il settore pataticolo, al quale viene destinato un plafond di 6 milioni di euro annui.
L’obiettivo delle risorse investite in questi interventi è quello di garantire, in una logica di maggiore integrazione delle filiere, il rafforzamento delle posizioni di mercato degli agricoltori.
In ambito di sviluppo rurale, gli interventi, nel nuovo quadro di governance della PAC, continueranno a essere gestiti dalle Regioni e dalle Province autonome.