La misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
La Legge di Bilancio 2020 non si limita a dare attuazione al Piano Transizione 4.0 a favore delle imprese, ma estende ulteriormente la Nuova Sabatini, istituita dall'art. 2 del D.L. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. 98/2013 e successivamente rifinanziata ed estesa.
E' finalizzata alla concessione alle PMI di:
- finanziamenti agevolati sugli investimenti volti all'acquisto a titolo di proprietà o all'acquisizione in leasing finanziario di beni nuovi materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo;
- un correlato contributo statale in conto impianti determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all'investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti “ordinari” e al 3,575% per gli investimenti in beni 4.0.
I principali aspetti di rilievo della “Nuova Sabatini” delineata dalla Legge di Bilancio 2020 sono i seguenti:
- il rifinanziamento della misura con destinazione di 105 milioni di euro per l’anno 2020, di 97 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e di 47 milioni di euro per l’anno 2025;
- il mantenimento del meccanismo preferenziale a favore degli investimenti in beni 4.0, nella duplice accezione di destinazione di un’apposita riserva del 30% delle risorse stanziate e della maggiorazione del contributo statale del 30% rispetto al contributo ordinario;
- la maggiorazione del contributo statale dal 30% al 100% per investimenti in beni 4.0 realizzati dalle micro e piccole imprese nel Mezzogiorno, con una riserva complessiva per il periodo 2020-2025 di 60 milioni di euro a valere sulle risorse autorizzate;
- l’estensione del meccanismo preferenziale a favore degli investimenti effettuati dalle PMI in beni materiali nuovi a uso produttivo e a basso impatto ambientale, con la destinazione di una riserva del 25% delle risorse autorizzate e una maggiorazione del contributo statale del 30% rispetto al contributo ordinario.
Ha quindi un ambito applicativo oggettivo esteso agli investimenti produttivi ecosostenbili.
Si dispone infatti la destinazione di una riserva pari al 25% delle risorse stanziate alle PMI che investano, tramite acquisto a titolo di proprietà o in leasing finanziario, in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e a basso impatto ambientale, nell'ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Si riepilogano di seguito, in funzione delle tipologie di investimento, i contributi statali e le riserve destinate:
Tipologia di investimento | Imprese beneficiarie | Tasso annuo di interesse convenzionalmente assunto per il contributo in c/impianti |
Beni materiali o immateriali nuovi a uso produttivo | Micro Piccole Medie | 2,75% |
Beni 4.0 | Micro Piccole Medie | 3,575% |
Investimenti nel Sud | Micro Piccole | 5,5% |
Beni materiali nuovi a basso impatto ambientale | Micro Piccole Medie | 3,575% |
Ora si resta in attesa dei chiarimenti ufficiali e del regolamento da parte del MiSE.