La gestione del rischio in agricoltura

La gestione del rischio in agricoltura

17 Aprile 2020

Il rischio è una componente propria di tutte le attività di impresa, ma il settore agricolo e zootecnico hanno le loro peculiarità.

I rischi ai quali sono sottoposte le imprese agricole e zootecniche e che possono compromettere il reddito dell’impresa, sono diversi:

  • il rischio di produzione, derivante dalla possibilità che quantità o qualità dei prodotti siano inferiori a quelle attese per effetto di avversità atmosferiche o patogeni;
  • il rischio di mercato, dovuto alla possibilità di non trovare sbocchi adeguati ai prezzi attesi, o di non riuscire a reperire fattori di produzione a prezzi convenienti;
  • il rischio finanziario, da ricercare nella possibilità di bancarotta per mancanza di riserve finanziarie per ripagare debiti o per anticipare spese;
  • il rischio istituzionale, ovvero la possibilità che norme e regolamenti mutino in maniera imprevista dopo che alcune decisioni produttive siano state già prese;
  • il rischio personale, legato alla capacità personale dell’imprenditore, e degli altri addetti fissi all'impresa, di continuare a svolgere efficacemente le proprie attività.

Con il termine gestione del rischio si definisce “il processo che tende a salvaguardare il patrimonio dell’impresa contro le perdite che possono colpirla nell'esercizio della propria attività, attraverso l’uso di strumenti di varia natura (prevenzione, ritenzione, assicurazione, ecc.) e nelle migliori condizioni di costo” (Urciuoli e Crenca, 1989).

L’attività di gestione del rischio nelle imprese, così come è intesa oggi, è nata negli Stati Uniti tra il 1955 e il 1960. In tale periodo la gestione del rischio coincideva con la ricerca di idonee coperture assicurative. Difatti, la gestione del rischio è nata come evoluzione dell’Insurance Risk Management.

Anche in Italia la gestione del rischio ha una lunga storia che inizia negli anni '70 ma ha avuto una svolta nel 2004 con il Decreto Legislativo n. 102 del 29 marzo con l'istituzione del Fondo di Solidarietà Nazionale.

Tale Decreto ha previsto un contributo, sui premi assicurativi pagati dagli agricoltori alle compagnie di assicurazione, che può arrivare fino all'70%.

Inoltre a partire dal 2007 con i Piani Assicurativi Agricoli Nazionali si sono ottenute nuove garanzie e nuove tipologie di polizze (monorischio, pluririschio e multirischio).
Praticamente tutte le avversità sono assicurabili e in tutte le regioni: grandine, gelo, brina, ceneri vulcaniche. E' Possibile assicurare tutte le produzioni vegetali, le strutture come serre e reti antigrandine e le produzioni zootecniche.

GESTIONE DEL RISCHIO NELLA PAC 2014-2020

La possibilità di utilizzare le risorse comunitarie per sovvenzionare le misure a copertura del rischio è iniziata nel 2010.

La PAC 2014-2020 invece affida un ruolo nettamente più importante agli strumenti di gestione del rischio, con maggiori dotazioni finanziarie.
Si da la possibilità di concedere sostegni per diversi eventi quali:

  • avversità atmosferiche
  • fitoparie o infestazioni parassitarie
  • epizoozie
  • emergenze ambientali
  • perdite di reddito

Per quanto riguarda l'attuazione di tali misure sul territorio italiano, il Ministero considerato l'elevato numero di Regione e la notevole diversità decise una programmazione su base nazionale.
Nel Periodo 2014-2020 la politica di gestione del rischio ha ottenuto uno stanziamento di 1.640 milioni di euro.

La scelta di inserire la gestione del rischio nel PSRN è particolarmente importante perché consente di finanziare il programma assicurativo nazionale in agricoltura, con criteri di omogeneità, dando continuità ad un sistema che ha dimostrato un funzionamento efficiente.
Le tre misure nazionali di gestione del rischio prevedono meccanismi e strategie tali da rendere applicabile l’intervento in tutto il territorio italiano, si inseriscono nell'ambito della programmazione strategica dell’Accordo di Partenariato nella Priorità 3 e nella Focus Area 3B “Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali”.

Evoluzione della politica di gestione del rischio in agricoltura ...
fonte: MiPAAF

La gestione nell'attuale programmazione si presenta quindi con un nuovo e articolato contesto istituzionale pluriennale che assicura la stabilità di strumenti di intervento pubblico.

fonte: prof. Angelo Frascarelli

LE ASSICURAZIONI AGEVOLATE

Il sostegno alle assicurazioni agevolate è garantito dalla Misura del PSR nazionale 17.1 che prevede contributi per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante per le perdite causate da avversità atmosferiche, epizoozie, fitopatie o infezioni parassitarie ed emergenze ambientali.

Le assicurazioni agevolate finanziabili coprono le perdite superiori al 30% della produzione media dell'agricoltore, calcolata sui tre anni o cinque precedenti escluso l'anno con la produzione più alta e più bassa..
Con il Regolamento Omnibus la soglia è passata dal 30% al 20%.
Il contributo invece è passato dal 65% del premio assicurativo al 70% con il Regolamento Omnibus.

Annualmente viene quindi pubblicato dal MiPAAF un Decreto che stabilisce le regole operative per la sottoscrizione delle polizze agevolate, il Piano assicurativo agricolo nazionale.

Nel Piano sono dettagliate le seguenti informazioni:

  • le produzioni, le avversità, le fitopatie, le epizoozie, le infestazione parassitarie potenzialmente assicurabili,
  • le regole con le quali produzioni, avversità ed epizoozie possono essere assicurate per poter godere del contributo finanziario pubblico,
  • metodologia di calcolo della spesa ammessa a contributo;
  • scadenza per la sottoscrizione di un certificato/polizza di assicurazione affinché sia ammissibile all'aiuto.

I FONDI DI MUTUALIZZAZIONE CONTRO RISCHI SANITARI E AMBIENTALI

Sono strumenti innovativi di gestione del rischio in agricoltura, ancora poco diffusi, che permettono agli agricoltori affiliati di assicurarsi e di beneficiare di pagamenti compensativi in caso di perdite economiche causate dall'insorgenza di focolai di epizoozie o fitopatie o dal verificarsi di un’emergenza ambientale o in caso di drastico calo del reddito.

Il contributo dei PSR è pari ad un massimo del 65% delle spese ammissibili, che sono:

  • le spese amministrative di costituzione del fondo di mutualizzazione, ripartite al massimo su un triennio in misura decrescente;
  • gli importi versati dal fondo di mutualizzazione a titolo di compensazioni finanziarie agli agricoltori.

Il contributo finanziario può anche riferirsi agli interessi sui mutui commerciali contratti dal fondo di mutualizzazione ai fini del pagamento delle compensazioni finanziarie agli agricoltori in caso di crisi.
Il sostegno pubblico è concesso solo per coprire le perdite causate da avversità atmosferiche, da epizoozie o fitopatie, da infestazioni parassitarie o da misure adottate per eradicare o circoscrivere una fitopatia o un’infestazione parassitaria o un’emergenza ambientale, che distruggano più del 30% della produzione media annua dell’agricoltore nel triennio precedente o della sua produzione media triennale calcolata sui cinque anni precedenti, escludendo l’anno con la produzione più bassa e quello con la produzione più elevata.

Un decreto del MiPAAF (n. 10158/2016) da individuato i soggetti autorizzati a costituire e gestire i fondi di mutualizzazione, i requisiti minimi per il loro riconoscimento, le regole per l’adesione degli agricoltori e per l’accesso alle compensazioni finanziarie.

I FONDI PER LA STABILIZZAZIONE DEL REDDITO

Finalizzati a concedere compensazioni a seguito di drastiche e transitorie cadute di reddito, consistono nell'erogazione di indennizzi agli agricoltori in caso di perdite maggiori del 30% del reddito medio annuo del singolo agricoltore, calcolato come media dei redditi degli ultimi tre anni, o sulla base dei redditi degli ultimi cinque anni escludendo il valore minimo e massimo osservato

La Commissione ha fornito la definizione di reddito, che è da intendersi come differenza tra il totale dei ricavi dalle vendite realizzate dagli agricoltori, maggiorata di tutti i pagamenti pubblici, e i costi degli input.

La compensazione dovrà essere al massimo il 70% della perdita, con una contribuzione pubblica massima pari al 70%.

I FONDI DI STABILIZZAZIONE DEL REDDITO SETTORIALE

Sono una novità introdotta con il Regolamento Omnibus e hanno lo scopo di tutelare il reddito aziendale derivante da un determinato settore produttivo.

La garanzia si attiva quando viene accertata una crisi di mercato tale da comportare una variazione negativa di reddito del settore maggiore al 15% del reddito medio dei tre anni precedenti.

Per il 2020 i settori che potenzialmente possono utilizzare questo strumento sono: frumento duro, olivicoltura, ortofrutta, latte bovino, latte ovicaprino, avicoltura.

Luigi Bello
Cresciuto in un’area a forte vocazione agricola, inebriato dal profumo e dai colori della propria terra, nasce sin dall‘infanzia una spiccata passione per il settore agricolo/rurale che mi ha accompagnato nella vita e negli studi. Ho scelto quindi di impegnarmi nel dare impulso alle attività imprenditoriali che operano nel mondo agricolo e ad esso connesse. Attualmente quindi mi occupo di assistere le imprese in tutte le pratiche tecniche di natura agricola.
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