Nel settore agricolo è molto frequente il rischio di cumulo tra agevolazioni in quanto molto frequenti nel settore.
Le regioni infatti, erogano per l'acquisto di macchine e attrezzature contributi nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) o Piano Operativo Regionale (POR) la cui percentuale di partenza nella maggior parte dei casi è del 30%.
La normativa sul credito di imposta al comma 192, dell’articolo 1, della legge n. 160/2019 dispone che il credito di imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.
L'imprenditore agricolo che intende sfruttare tali agevolazioni ha quindi l'obbligo di verificare i diversi bandi relativi alle contribuzioni e valutarne il cumulo caso per caso
Ci possono essere infatti, autocertificazioni da allegare alla documentazione generale in cui il titolare dell'impresa dichiara di non avere percepito un contributo per la realizzazione degli interventi finalizzati al miglioramento della redditività, competitività e sostenibilità attraverso altre fonti di aiuto corrispondenti o agevolazioni fiscali diverse dal programma di sviluppo rurale.
Il credito di imposta resta comunque interessante ed è un agevolazione molto importante, considerando che i bandi PSR non riescono a finanziare tutti i progetti presentati.
Tuttavia è bene anche specificare che le agevolazione del PSR e/o POR cono contributi in conto capitale (a fondo perduto) mentre il credito d'imposta è di fatto un credito nei confronti dell'erario che può essere destinato a diminuire le imposte dovute ed è suddiviso in 5 rate annuali.